Italia - Umbria - Montefalco Sagrantino 2001 - Terre de'Trinci (Cantina dell'Alunno)




Avevo in cantina questa bottiglia regalatami un po' di anni fa. Devo dire che non ho molti assaggi di Sagrantino o almeno non recenti, devo averne assaggiati un paio di prodotti diversi anni fa nelle zone di produzione, ma a memoria ho pochi ricordi.

Il sagrantino è un'uva coltivata solo in una ristretta zona dell'Umbria in provincia di Perugia e, nonostante ciò, si riesce a trovarne in giro per l'Italia nelle enoteche fornite.

Non sono moltissimi anni che il sagrantino viene vinificato in versione secca, a quanto pare dal 1972, prima veniva esclusivamente vinificato in versione appassita ottenendo un vino strutturato, abboccato e ricco di tannini e struttura adatto ad un lungo invecchiamento.

Per quanto riguarda la cantina produttrice, si tratta di Terre de' Trinci, e non sono riuscito a capire l'indicazione “Cantina dell'Alunno” se era una precedente denominazione della cantina o solo un nome indicativo in etichetta.

La degustazione, fatta in una serata con amici davanti al camino, è stata interessante. Ovviamente servito con bottiglia coperta per non influenzare i giudizi, io purtroppo ne ero pienamente a conoscenza e quindi inconsciamente influenzato, ho cercato quindi di essere obiettivo al massimo.

Apro la bottiglia un po' prima dell'arrivo degli ospiti, tanto per iniziare a farlo riprendere, il resto avverrà nei calici. Un primo intoppo nella stappatura il tappo si spezza in due, ma non si frammenta e quindi riesco lentamente a riagganciare la parte rimasta e lo stappo senza particolari problemi.

Partendo dal colore l'abbiamo trovato decisamente profondo o comunque bello carico, non particolarmente granato ma solo qualche sfumatura. I profumi non erano particolarmente intensi, anche se si sono aperti un pochino col passare del tempo; mi sarei aspettato qualcosa di più. Naso con una discreta varietà di frutti di bosco e marmellate varie. In bocca invece il discorso era un po' diverso, tannini molto presenti, buona acidità, struttura molto decisa: mi aspettavo una bella cascata di tannini e devo dire che l'ho proprio trovata anche se ben levigata e non fastidiosa. Deglutendo il vino ho notato molto la liquirizia e qualche spezia che al naso proprio non si notava. Devo dire che nonostante avesse da poco superato i 13 anni, non li dimostrava affatto e poteva andare avanti ancora un po'.

La bottiglia l'ho terminata il giorno successivo, infatti quando mi capita lo faccio volentieri: è un ottimo esercizio per scoprire altro o confermare le prime impressioni. Devo dire che i giudizi del “giorno dopo” non sono molto cambiati rispetto alla prima degustazione e i profumi sono sempre rimasti discreti.

Le cose che più mi hanno colpito di questo vino sono stati il suo buon equilibrio complessivo e la sua esuberanza nonostante i 13 anni.
AndyWine


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